Tu puoi volare
Come una farfalla sul parabrezza.
Si è posata il un posto tranquillo, stabile e sicuro.
Quando l'auto parte lei inizia a sentire che tutto intorno a se sta cambiando.
Via via la brezza diventa vento, sempre più forte e lei si aggrappa con tutte le sue forze per resistere a questo vento forte, terribilmente forte che la flagella, che la vuole portare via ed è spaventata.
La verità di cui lui non si rende conto che è aggrappata a qualcosa che non gli appartiene.
Così fa uno sforzo, uno sforzo smisurato per restare aggrappata e neppure si accorge che si allontana per chilometri e chilometri dalla sua casa.
Ti accorgi adesso? Quante volte accade che resti aggrappata a qualcosa, usi tutta la tua forza, tutta la tua energia, tutta la tua disperazione, per restare attaccata a qualcosa, totalmente inconsapevole che per essere felici dovevi mollare il prima possibile.
E' facile?
Assolutamente no.
Lasciare andare è la cosa più difficile.
Riconoscere che quel bel mondo chiaro e trasparente, che riflette tutti i colori del mondo, liscio e pulito, quel mondo perfetto che credevi di aver raggiunto in realtà non è quello che credevi.
E ti aggrappi a qualcosa che non c'è.
Come accorgersi allora di essere sul parabrezza di un'auto in corsa?
La risposta è "dallo sforzo!"
Ogni volta che una cosa richiede sforzo,
ti fa sentire in bilico e nel costante pericolo di perdere tutto,
con la sensazione che abbastanza non è mai abbastanza,
che non vai bene come sei...
è il momento di chiederti "perché?"
perché se è vero che ci sono vette per cui vale la pena volare,
ci sono anche stagni in cui non vale la pena entrare.
Lascia indietro ogni zavorra che ti toglie energia e aspira a realizzare ciò che ti fa sentire finalmente viva.
Costruire qualcosa di nuovo ti da energia, nutre l'anima e ti appaga.
Cercare di farsi spazio, di trovare il proprio posto in un posto che non è il tuo, ti affatica e ti prosciuga.
Non combattere contro le sabbie mobili, tu puoi volare!